UFO sulla città di Brema: la polizia indaga su 15 testimonianze

18 Gennaio 2014

Da una settimana circa il mondo ufologico non fa altro che parlare di un misterioso caso di avvistamento avvenuto nei cieli di Brema, una città situata nel nord-ovest della Germania. Il fatto è avvenuto il 6 gennaio 2014 ma non ne abbiamo parlato prima perché le notizie erano poco chiare e si sapeva ben poco. Anche adesso la faccenda risulta difficile da delineare, la polizia ha registrato 15 testimonianze di cittadini che hanno avvistato l'oggetto e come al solito sono discordanti. Alcuni asseriscono di avere avvistato un oggetto simile ad un drone con molte luci, altri sono convinti di aver avvistato un elicottero.
Quello di cui si è sicuri è che un oggetto stava realmente sorvolando lo spazio aereo di Brema, come confermato dalla testimonianza dell'DFS dell'aeroporto che ha comunicato alla polizia l'avvistamento, per altro osservato poi da alcuni agenti di pattuglia. E' stato subito mandato un elicottero per un monitoraggio ma non è stato riscontrato nulla.
Naturalmente alcuni voli sono stati cancellati e altri dirottati in aeroporti vicini e ora la polizia sta indagando per il reato di "interferenze al traffico aereo", che in Germania può portare fino a 5 anni di reclusione.

Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Dopo poco ore dall'avvistamento è stato pubblicato su youtube un video che mostrava il filmato di un avvistamento che all'inizio sembrava facesse riferimento proprio al caso di Brema, come il titolo descriveva. Qualche giorno dopo si è scoperto, grazie ad una segnalazione, che il video non era altro che un riciclo di un vecchio video del 2012 ed è subito stato cancellato.
Qui di seguito il video:


Purtroppo non sono emersi altri video o fotografie che ritraggono l'oggetto misterioso, nonostante le varie testimonianze di avvistamenti in vari punti della città.

Un altro punto della vicenda che lascia perplessi è il segnale radar.
Secondo l'emittente Euronews vi è un tracciato radar dell'UFO ma secondo il DFS, che controlla lo spazio aereo tedesco, durante l'avvistamento gli strumenti non segnalavano alcun veicolo nei cieli sopra Brema. Lo stesso portavoce dell'Air Force Thorsten Weber, asserisce che "non ci sono registrazioni radar dell'Aeronautica Militare dell'oggetto volante.
Una componente dell'Air Traffic Control tedesco, Anja Neumann, ha asserito all'emittente locale radio Bremen che era presente troppo vento durante quelle ore per essersi trattato di un piccolo drone e la polizia, dopo le prime speculazioni, a dichiarato che probabilmente si trattava di un elicottero, ma è tutto ancora da verificare.

Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi della vicenda, sperando che nulla, come spesso succede, venga insabbiato.

Sailing Stones, le pietre mobili del lago scomparso

24 Dicembre 2013

Oggi vorrei parlarvi di un fenomeno che dal 1948 lascia perplessi geologi e fisici. Questo fenomeno è chiamato in molti modi, sailing stones, sliding rocks o moving rocks e consiste nel movimento di pietre senza l'aiuto di animali o uomini che avviene a Playa Racetrack, il fondale asciutto di un antico lago, nel cuore della Death Valley in California.


Queste pietre che hanno dimensioni che variano da pochi a grammi a mezza tonnellata, iniziano il loro movimento ogni 2/3 anni e si spostano anche per 3/4 anni lasciandosi alle spalle il solco del loro percorso. Il loro movimento non ha apparentemente uno schema logico, infatti si muovono in linea retta, a zig zag o in centri concentrici. La lunghezza e la direzione dei percorsi è così variabile che alcune pietre partite contemporaneamente posso seguire percorsi diversi, intersecandosi e addirittura fare marcia in dietro verso il punto di partenza.


Molte ipotesi sono state fatte per cercare di far luce su questo strano fenomeno ma senza mai arrivare ad una conclusione.
Nel 1955 il geologo George M. Stanley disse che il vento da solo non è in grado di far muovere le pietre e ipotizzò che gli spostamenti fossero agevolati da un sottile strato di ghiaccio che a volte si forma soprattutto nel periodo invernale.
Nel '68 iniziò un monitoraggio di 30 pietre che durò 7 anni, mostrando che 28 delle 30 pietre continuarono il percorso già iniziato precedentemente e la distanza più lunga di 262 metri fu percorsa da una pietra di poco più di 6 centimetri di diametro.
Secondo la teoria più accreditata formulata da alcun fisici nel 1995, le forti tempesta invernali con venti che raggiungono anche i 145 km/h darebbero inizio al movimento delle pietre, reso scivoloso dalla pioggia e successivamente, grazie all'acqua, venti di minore intensità ne garantirebbero un movimento costante per un lungo periodo.
Naturalmente questo non spiega le direzioni differenti e il perché di alcune pietre che non accennano un movimento. Insomma un mistero davvero singolare tanto da fare ipotizzare ad alcuni scettici che sia opera di qualche burlone.

Non è tutto UFO quel che è ovale

28 Novembre 2013

Qualche giorno fa, mentre facevo zapping, mi sono imbattuto in un programma che parlava di UFO presenti nelle opere di grandi pittori e artisti, la cosiddetta Clipeologia. Nonostante conoscessi già l'argomento non l'avevo mai approfondito, ed essendone rimasto affascinato come non mai prima di allora, decisi di parlarne nel mio blog.
Facendo qualche ricerca sull'argomento notati che molte delle ipotesi fatte dagli "ufologi" sono prive di fondamento, dettate da una mancanza di conoscenza in materia di storia dell'arte, suggeritami dal fatto che non si citano quasi mai altri dipinti o opera d'arte simili o si fa riferimento ad una minima ricerca in campo artistico o più semplicemente al buon senso.

Spinto dalla voglia di cercare una spiegazione più plausibile per quegli OVNI (Oggetti Volanti Non Identificati), scelsi uno dei quadri che più mi facevano dire <<quello non è un ufo!>> e cioè questo:

La Tebaide - di Paolo Uccello
Naturalmente quella che vedete non è la vera foto del dipinto, ma una delle immagini che compare più spesso nei siti che trattano questo argomento e che non rende giustizia all'intera opera. Proprio questo "stratagemma" di mostrare solo una piccola parte dell'intero dipinto e per giunta con una qualità molto scadente, porta il lettore medio, ignorante in materia d'arte o più semplicemente privo della voglia di fare una minima ricerca sull'opera, a esclamare <<cavoli è proprio un UFO!>>
Ora non voglio soffermarmi sulla "moralità" di questo tipo di informazione che tanto dilaga nei siti di UFO e misteri (visto che la risposta più intelligente che si ottiene, da parte loro, "criticando" il loro tipo di informazione è <<ognuno tira l'acqua al proprio mulino>>), ma mostrarvi quello che questi siti non vi mostrano, e cioè l'intero dipinto:



Dopo aver visionato l'opera in una buona qualità e per intero, ho finalmente dissipato il mio dubbio ed ho esclamato <<quello è un cappello!>>
Da ignorante quale sono in storia dell'arte cristiana non avevo idea chi fosse il personaggio ai piedi del crocifisso ma ero certo che quello nel dipinto fosse un cappello cardinalizio.
Qualche altra ricerca su questo dipinto mi ha fatto approdare su un articolo dal nome:

ARTE E UFO?
No grazie, solo arte per favore...


Devo ringraziare proprio questo sito se non ho passato settimane a cercare tutte le informazioni su questa e le altre opere dove gli "ufologi" asseriscono ci siano oggetti non identificati. Come si suol dire "Onere al Merito", perché l'autore di questo articolo (Diego Cuoghi) ha fatto un lavoro davvero molto curato dando una spiegazione a tutti quelli "oggetti" cosiddetti "misteriosi".
Invito tutti voi, cari lettori, a leggere per intero l'articolo in questione perché merita davvero il tempo speso.
Voglio fare comunque un piccolo riassunto della spiegazione dell'opera di Paolo Uccello.
Ne "La Tebaide" o chiamata anche "Scene di vita eremitica", vengono rappresentate varie scene di vita monastica, tra cui in alto a destra un gruppo di monaci si flagellano davanti al crocifisso; nella parte alta centrale San Francesco riceve le Stimmate (o Stigmate); subito sotto troviamo, all'interno di una grotta, San Gerolamo (o Girolamo) in preghiera davanti ad un altro crocifisso. Sotto al crocifisso vediamo appunto l'oggetto da alcuni classificato "UFO", che altro non è che un cappello da cardinale. San Gerolamo infatti, si racconta, divenne eremita dopo aver rinunciato alla vita ecclesiastica "piena di onori e soddisfazioni intellettuali, ma piena anche di tronfia vanagloria e di farisaica convinzione di superiorità culturale e morale".
Se si vanno a visionare altri dipinti di San Gerolamo si può notare come le scene siano molti simili:

Artista Pietro Vanucci
Artista Albrecht Bouts
Come potete notare in questi due dipinti ci sono quattro particolari presenti anche ne "La Tebaide":
la pietra che il santo porta nella mano destra, con la quale si percuote; il leone vicino a lui che racconta la leggenda secondo la quale il santo avrebbe salvato l'animale togliendole una spina dalla zampa; il crocifisso in legno e in fine il cappello da cardinale, che come già detto prima, simboleggia la sua rinuncia alla vita ecclesiastica.
Questo ci porta a capire che nel dipinto "La Tebaide" non è presente alcun UFO, bensì  un cappello visibile in questi e in molti altri dipinti che raffigurano il santo.

Invito nuovamente a leggere l'articolo che vi ri-linko di seguito per approfondire questa e altre opere che di misterioso non hanno proprio nulla.

www.sprezzatura.it

Un disco volante sorvola il Kazakistan

18 Novembre 2013

Il mese scorso, precisamente il 21 ottobre, è apparso su youtube un breve filmato girato ad Almaty in Kazakistan. Il video è di scarsa qualità e mostra un oggetto circolare che ruota su se stesso prima di scomparire dietro l'edificio in qui si trovano gli autori del filmato.
Difficile capire se si tratta di un filmato autentico vista la scarsa qualità dell'immagine, ma proprio questa scarsa qualità fa propendere più sulla realtà delle immagini, perché i falsi sono solitamente di alta qualità. Lasciamo agli esperti l'arduo compito e noi godiamoci il mistero.



Fonti: www.ufoonline.it

La Pietra del Sole, il segreto della navigazione Vichinga

1 Novembre 2013

Come tutti sanno i Vichinghi erano abili navigatori che hanno percorso migliaia di chilometri in mare e probabilmente, come molti sostengono, sono stati i primi a scoprire il Nord America molto prima di Cristoforo Colombo. Quello che resta un mistero è il loro navigare come unica bussola il sole, anche quando le condizioni atmosferiche non permettevano di localizzare il sole ad occhio nudo.
In alcuni racconti Islandesi si racconta che questi straordinari navigatori utilizzassero le cosiddette "pietre del sole" con cui potevano localizzare il sole anche con le condizioni atmosferiche più avverse. Purtroppo in questi racconti non si fa riferimento ad una spiegazione sul loro "magico" funzionamento.

Le prime ipotesi arrivarono nel 1969, quando un archeologo danese ipotizzo che le pietre servissero per misurare la polarizzazione della luce solare (la polarizzazione avviene quando la luce incontra un ostacolo, come la nebbia o una superficie lucida, che fa assumere ai raggi solari un particolare orientamento). Purtroppo però non fu in grado di stabilire quale pietra potesse essere utilizzata dai Vichinghi per questo determinato scopo.

Un aiuto più recente venne dalla Proceedings of The Royal Society A, che nel 2011 pubblicò una studio su questo enigma. Secondo i ricercatori, dietro la magica pietra utilizzata dai Vichinghi si celerebbe un minerale che avrebbero effettivamente potuto utilizzare per orientarsi in mare.
Si tratterebbe dello Spato d'Islanda, un cristallo di calcite trasparente, reperibile in Scandinavia in grado di polarizzare la luce solare e di rifrangerla permettendo così, con una semplice rotazione, di collocare esattamente la posizione del sole anche senza poterlo vedere ad occhio nudo.

Il fisico Guy Ropars dell'università di Rennes ha condotto un esperimento su di uno Spato Islandese trovato a bordo della Alderney, una nave inglese affondata nel 1592. Questa pietra, secondo i suoi studi, potrebbe essere stata realmente utilizzata dagli antichi Vichinghi.
La pietra è di circa un metro ed ha due divisori di navigazione che suggeriscono sia stata conservata con altri strumenti di navigazione.

Per questo esperimento, gli studiosi hanno arruolato 20 volontari che hanno guardato attraverso il cristallo nei giorni nuvolosi per cercare di individuare la posizione del sole. Il risultato è stato stupefacente. I volontari riuscivano a trovare il sole con un solo grado di errore sui 360°.

I ricercatori pensano che, molto probabilmente, la pietra sia stata utilizzata sulla nave elisabettiana per correggere gli errori di una normale bussola magnetica, per esempio durante la fase del tramonto quando il sole non era più visibile sotto l'orizzonte.
L'ulteriore prova di queste loro teorie è il ritrovamento di alcune pietre delle stesso tipo in alcuni siti Vichinghi, anche se purtroppo è molto difficile collocarle in un corredo funerario dal momento che spesso i Vichinghi cremavano i loro defunti.

Georgia Guidestones, la Stonehenge americana

16 Ottobre 2013

Georgia Guidestones, considerata la Stonehenge americana, è uno dei più enigmatici monumenti dell'era moderna, non tanto per le imponenti misure ma per le strane circostanze dietro la sua costruzione e l'enigmatico messaggio lasciato ai posteri.

Tutto ebbe inizio un venerdì di giugno del 1979 quando un uomo che si faceva chiamare Robert C. Christian si presentò negli uffici dell'Elberton Granite Finishing Company Inc. in Georgia, con la richiesta di un monumento. Il presidente della compagnia, Joe Fendley, gli spiegò che loro non si occupavano di costruire monumenti per i privati, ma l'uomo insistette per conoscere il costo dell'opera.
Fendley, dove aver visionato il progetto nei dettagli, presentò un preventivo all'insistente uomo.
Quest'ultimo, lo stesso giorno si presentò alla Granite City Back, dove mostrò la sua idea al presidente Wyatt C. Martin, al quale rivelò il vero nome: Robert C. Christian era infatti un nome fittizio visto il suo credo cristiano.

Subito dopo l'incontro con il presidente della Granite City Bank, l'uomo se ne andò dicendo che sarebbe tornato per definire gli ultimi dettagli prima dei lavori. Qualche giorno dopo Fendley e Martin si incontrarono e visto che non avevano ricevuto nessuna notizia da parte di quel misterioso uomo, pensarono di essere rimasti vittime di uno scherzo. Ma dovettero ricredersi quando Robert tornò a fargli visita con un modellino in legno del progetto e l'idea di trovare il luogo ideale dove realizzare l'imponente monumento.

La prima intenzione fu di erigerlo in un luogo isolato lontano dalla città come Hancock County, per via dell'ottimo granito, il clima mite che avrebbe favorito la conservazione del monumento ma soprattutto per le origini della nonna di Robert.

Martin propose di progettare l'opera nella zona di Elberton, soprattuto per via dei costi meno elevati e anche perché l'area era ritenuta dagli indiani "il centro del mondo".
Dopo vari studi, il luogo scelto fu nel terreno di proprietà di Mildred e Wayne Mullenix a circa 8 miglia di distanza da Elberton. Così il lavoro comincio.

Per supervisionare l'interò progetto fu scelto un uomo con 40anni di esperienza alla spalle, Joe Davis, che nonostante fosse in pensiona dal 1974 accetto quello che lui stesso considerò, vista la mole del monumento, "un'impresa quasi impossibile". Ci vollero infatti diverse settimane per estrarre ciascun masso di granito.

Charlie Clamp fu invece l'incisore dei 4000 caratteri che ricoprono le lastre di tutta la struttura. Un curioso ricordo viene proprio da lui che asserisce di aver udito, durante i lavori di incisione, strane voci e una musica misteriosa..

Il 22 marzo del 1980, dopo 9 lunghi mesi di lavoro, fu inaugurato il Georgia Guidestone.

Parliamo ora della struttura. Georgia Guidestone è alto circa 6 metri per un peso di 107 tonnellate. E' formato da 4 lastre di granito disposte verticalmente ed equidistanti tra loro che formano una X e sopra di esse vi è una lastra rettangolare sorretta da un pilastro centrale. Quest'ultimo pilastro presenta due caratteriste particolari: ad altezza uomo è collocato un foro in direzione della stella polare e più in basso vi è un secondo foro che si allinea ai solstizi ed equinozi solari. Sulla pietra che copre la struttura vi è una fessura di 22 millimetri di diametro che permette il passaggio di una spiraglio di luce per indicare il giorno dell'anno. Quello che lascia esterrefatti e perplessi non sono tanto le dimensioni ma il messaggio di 10 regole o consigli, scritte in otto lingue moderne (inglese, spagnolo, ebraico, arabo, cinese, russo, swahili, hindi) sui lastroni verticali.

I "Dieci Comandamenti" recitano:

1. Mantenete l’umanità sotto i 500 milioni, in equilibrio perpetuo con la natura.
2. Controllate la riproduzione in modo saggio, migliorando l’efficienza e la diversità della specie.
3. Unite l’umanità con una nuova lingua viva.
4. Dominate passione, fede, tradizione, e tutte le cose con ragione temperata.
5. Proteggete tutte le persone e le nazioni con leggi eque e corti giuste.
6. Lasciate il governo interno alle nazioni, e le dispute internazionali a una corte mondiale.
7. Evitate leggi futili e funzionari inutili.
8. Mantenete i diritti personali in equilibrio con doveri sociali.
9. Apprezzate la verità, la bellezza, l’amore, cercando armonia con l’infinito.
10. Non siate un cancro sulla Terra, lasciate spazio alla natura, lasciate spazio alla natura.

Sulla pietra di copertura invece vi è inciso un messaggio molto più breve, in 4 lingue antiche (greco antico, babilonese, sanscrito e geroglifici egiziani):
“Let these be guidestones to an Age of Reason”
“Lascia che queste pietre-guida conducano a un'Era della Ragione"
Robert raccontò a Martin che durante i sui viaggi in europa era rimasto colpito dal complesso di Stonehenge ma che nonostante gli suscitasse curiosità non trasmetteva nessun tipo di messaggio. Invece il messaggio che Robert e il suo gruppo voleva incidere sul granito volevano che si trasmettesse di generazione in generazione.

Infine vicino alla struttura principale, sul lato ovest, vi è al suolo una "tavola esplicativa" con elencate le dimensioni, il peso, lo schema del monumento e la data della posa. Ai lati ci sono i 4 punti cardinali e le scritte riportano:
THE GEORGIA GUIDESTONES
CENTER CLUSTER ERECTED MARCH 22 1980

LET THESE BE
GUIDESTONES
TO AN AGE
OF REASON

Sulla lastra vi è riportata anche la sepultura di una capsula del tempo a circa 1,8 metri sotto terra, ma non vi è scritta la data di sotterramento ne di apertura.
Questo monumento e i suoi "comandamenti" hanno suscitato molte perplessità e teorie più o meno stravaganti. C'è chi asserisce che è stata opera di forze oscure e malvagie, altri dico che sia opera del "Nuovo Ordine Mondiale" e altri ancora dico sia solo una manovra pubblicitaria della città di Elberton famosa per il suo granito. Anche l'identità di Robert, che non fu mai svelata, suscitò molte teorie su chi fosse quell'uomo: alcuni ritengono che fosse un ricco petroliere texano, altri dicono che rappresentasse  l'ordine segreto dei Rosacroce, fondato dall'esorcista tedesco Christian Rosenkreuz.


C'è chi, oltre a supporre teorie sia anche arrivato a fare atti di vandalismo contro quello che per loro è il monumento del "Nuovo Ordine Mondiale". Ha suscitato molto sgomento soprattutto il primo comandamento che dice di mantenere l'umanità sotto i 500 milioni e per molti non è altro che un'apologia al genocidio. Ad aggiungere altro mistero c'è il fatto che dopo terminati i lavori, tutto il materiale riguardante il progetto venne distrutto.

Fonti: www.macrolibrarsi.it
          it.wikipedia.org